In un’epoca dominata dalla frenesia del consumo istantaneo, dove il tempo per la riflessione si assottiglia e la lentezza – quella che consente di sostare sugli eventi, di ascoltare le proprie emozioni e maturarle – viene spesso trascurata, le relazioni si moltiplicano ma si fanno sempre più evanescenti. Viviamo immersi in un desiderio crescente di visibilità, assuefatti da un'urgenza costante di narrare la nostra esistenza, sollecitati e amplificati dalle tecnologie della condivisione.
In questo scenario, questo evento si propone come un invito a rallentare, a coltivare uno spazio di ascolto e introspezione, a riattivare la facoltà di sostare in sé. Non si tratta di cercare immagini accattivanti, ma di attraversare un’esperienza interiore: le fotografie nasceranno, eventualmente, come esito naturale di questo processo.
«[...] in quanto arte dell'attimo per eccellenza, la fotografia può essere anche chiamata l'arte dell'evidenziazione della forma e della ricerca della vacuità*. Unendo la meditazione alla fotografia, noi possiamo oltrepassare la natura "materiale" di quest'ultima e trasformarla in un occhio "spirituale". L'apparecchio fotografico può infatti, forse meglio di ogni altro strumento, aiutarci a percepire la vera natura della realtà. Il vuoto.»
* «Tutte le cose sono nella loro intima essenza vacue, vuote: non nel senso che sono mere apparenze, ma per il fatto che esistono, e possono esistere, solo in relazione ad altre cose.»
Diego Mormorio. Meditazione e fotografia. Contrasto. 2008.
Che cos'è?
Uno stage di meditazione fotografica, ispirato dalla performance di una tra le ballerine con cui ho preparato l'evento.
A chi si rivolge?
A chi desidera un'esperienza pratica che ti isoli dal mondo esterno, riconnettendoti con la parte creativa del tuo animo, abbandonandosi all'atmosfera che creiamo io e la ballerina.
Come è strutturato?
Dopo un breve colloquio iniziale per indirizzare l'esperienza, io e la ballerina proporremo alcune situazioni di ripresa che stimoleranno la riflessione personale attraverso la contemplazione e l'emozione indotte dalla danza.
Non è un workshop e non è un modelsharing. Le fotografie che risulteranno saranno tanto più interessanti quanto più saprai farti coinvolgere dall'esperienza, accantonando per una volta l'ansia della realizzazione della fotografia perfetta.
Ci sono prerequisiti?
Tanto più hai confidenza con la tecnica fotografica digitale, tanto più potrai abbandonarti alle sensazioni. Ma se non hai molta esperienza, sarò lieto di aiutarti.
Cosa devo portare?
L'attrezzatura fotografica che usi abitualmente, digitale o analogica:
Perché dovrei iscrivermi?
Perchè è un evento unico, originale, affascinante, proposto in una location teatrale, con un'interprete stimolante.
Data: da stabilire.
Orario: 3 ore serali o nel week end.
Sede: Quarta Parete, via Valentino Mazzola, Milano.
Uso delle fotografie: non commerciale. Il soggetto rilascerà liberatoria per l'uso non commerciale delle fotografie e per questo al momento dell'iscrizione richiedo i dati necessari.
Prezzo: €€ + IVA 22%.
Partecipanti: massimo 6. E' a mio avviso il numero giusto considerando gli spazi e la sostenibiità economica dell'iniziativa.
Avvertenze: i partecipanti, iscrivendosi alla stage, acconsentono ad essere ripresi durante lo svolgimento dell'iniziativa per finalità di documentazione dell'evento.